I risultati del progetto Alp feed: la valutazione dell’impatto della preparazione degli unifeed con carri miscelatori di nuova generazione

Dal 02.03.2021 al 18.03.2021

La difesa e la salvaguardia degli equilibri idrogeologici e dell’ambiente montano, richiedono la cura e la presenza delle attività agricole, compreso l’allevamento. Nell’ambito delle attività di ricerca del Dipartimento, docenti e ricercatori dell’area AGR/19 hanno condotto il progetto di ricerca finanziato dal programma PSR della Regione Veneto: “Alp Feed Applicazione tecnologica dimostrativa per l’ottimizzazione della dieta dei bovini da latte in area prealpina.”

In particolare, l’obiettivo principale: la valutazione dell’impatto della preparazione degli unifeed, razioni alimentari caratterizzate dalla compresenza dei diversi alimenti, mediante tecnologia NIRs (Near InfraRed Spectroscopy) applicata su un carro miscelatore. Questo per conoscere:

  • prestazioni quali-quantitative di vacche da latte,
  • benessere animale,
  • bilancio economico,
  • entità di rilascio di azoto nell’ambiente.

Lo studio è stato condotto presso due aziende della Val Belluna (BL), di piccola e media dimensione, che allevano prevalentemente vacche di razza Frisona o Bruna, alimentate con razioni unifeed caratterizzate dalla presenza di: foraggi secchi, insilati d’erba, concentrati e silomais.

Il NIRs installato sul carro miscelatore ha consentito la preparazione della razione considerando l’indice di omogeneità (IO), un parametro che valuta quanto l’alimento sia somministrato in modo omogeneo agli animali. Con questa nuova modalità di preparazione delle razioni si è evidenziata una minore lunghezza di trinciatura dei foraggi e soprattutto una minore selezione (IS, indice di selezione) degli alimenti da parte delle vacche al momento dell’ingestione, a conferma di una migliore azione del sistema innovativo sull’adesività tra particelle lunghe e quelle corte. L’azione selettiva dell’alimento da parte delle bovine invalida i presupposti della somministrazione degli alimenti attraverso la preparazione dell’unifeed. Il razionale dell’unifeed è l’ingestione contemporanea di tutti gli elementi nutritivi, permettendo di controllare lo stato metabolico dell’animale.

I risultati dello studio

L’ingestione di sostanza secca (s.s.) è stata ridotta da 24,3 a 23,0 kg s.s./capo-d, senza che siano state rilevate differenze di qualità e produzione del latte, grazie a un miglioramento dell’efficienza alimentare. La superiore efficienza è da attribuire in buona parte alla migliore digeribilità degli unifeed preparati con le nuove tecnologie.

Complessivamente il sistema tecnologico innovativo, caratterizzato dall'applicazione della tecnologia NIRs al carro miscelatore, ha migliorato significativamente l’efficienza alimentare (presentato nella tabella qui sotto), cioè il rapporto fra latte prodotto e ingestione di sostanza secca, e permesso di conseguire una superiore convenienza, espressa come differenza tra ricavo dalla vendita di latte e costo alimentare (IOFC, income over feed cost), di € 0,53/capo-d.

La somministrazione degli unifeed con l’impiego del sistema innovativo ha tendenzialmente ridotto l’incidenza di mastiti e di dismetabolie nelle vacche, comportando di fatto un migliore benessere metabolico sanitario degli animali ed ha permesso di ridurre del 15% la quantità di azoto escreto con un conseguente beneficio per la tutela ambientale.

 Sistema tecnologico
 TradizionaleInnovativo
Giorni medi di lattazione (d)186 b204 a
Consumi di s.s. (kg/capo-d)24,3 α23,0 ß
 Produzione di latte (kg/capo-d) 28,3 28,4
   
Composizione del latte  
 Proteine (%) 3,32 3,33
 Grasso (%) 3,94 3,96

a,b: P<0,01

α, ß: P<0,05

Per scoprire il Progetto Alp Feed, qui si trova la pagina dedicata.

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