L’area di ricerca delle Zoocolture del Dipartimento MAPS, associabile al SSD AGR/20, studia le specie avicole, cunicole e acquatiche di interesse zootecnico e da laboratorio, nonché l'avifauna e gli insetti da reddito. L’attività di ricerca, prevalentemente orientata verso gli animali da reddito, considera lo studio dei diversi sistemi di allevamento (intensivo, free-range, biologico, etc.) e di stabulazione, le possibili strategie alimentari, genetiche, ambientali e gestionali, ed il possibile impatto di questi fattori sulle prestazioni produttive, sullo stato di salute degli animali e la redditività dell’allevamento, sulla sostenibilità ambientale, nonché sulla qualità e conservabilità dei prodotti di origine animale ottenuti (carne e uova), allo scopo di migliorarli o di mantenere elevate caratteristiche di salubrità e qualità per il consumatore.

I ricercatori

Antonella Dalle Zotte, Marco Cullere, Erika Pallettiero, Yazavinder Singh

I tecnici che collaborano e supportano l'attività di ricerca

Sandro Tenti

Linee di ricerca

Impiego di insetti in alimentazione animale e umana

Gli insetti e i prodotti derivati rappresentano un’alternativa alimentare sostenibile alle fonti proteiche e convenzionali per la formulazione di diete destinate a specie avicunicole. Oltre allo studio di diverse specie di insetti di possibile interesse industriale, sono oggetto di studio anche le modalità di somministrazione e i diversi livelli di inclusione alimentare.
Essendo alimenti dal profilo nutrizionale particolarmente interessante, gli insetti vengono inoltre studiati nella prospettiva di essere impiegati in alimentazione umana, sempre nell’ottica di migliorare la sostenibilità dell’approvvigionamento alimentare. Con questo scopo, la ricerca è volta alla caratterizzazione nutrizionale di diverse specie di insetto e dei prodotti derivati, allo studio delle caratteristiche qualitative e alla salubrità del prodotto, sempre nell’ottica della salute del consumatore.

Miglioramento genetico ed agronomico di Camelina sativa per la produzione sostenibile di mangime per avicoli e di prodotti alimentari

La Camelina, chiamata anche falso lino, è una pianta, la cui coltivazione si contraddistingue per un ridotto impatto ambientale. L’olio di Camelina viene utilizzato per la produzione di biocarburanti e per la realizzazione di materiali bio-based. I suoi semi, inoltre, possono essere potenzialmente utilizzati per l’alimentazione avicola.
Questo progetto, dall’approccio multidisciplinare, vuole innanzitutto valutare gli effetti della gestione agronomica di Camelina sulla qualità finale del seme. L’obiettivo principale è quello di ottimizzarne la qualità per assicurare un prodotto soddisfacente dal punto di vista nutrizionale, nella prospettiva di essere impiegano nell’alimentazione avicola.
Il secondo obiettivo di ricerca è quello di testare l’inclusione nella dieta per broiler ed ovaiole di panelli di Camelina derivati da varietà ed epoche di semina diverse, al fine di ottenere carne e uova migliorati dal punto di vista nutrizionale, soprattutto per quanto riguarda la qualità della frazione lipidica.

Strategie gestionali e alimentari per contenere gli effetti negativi dello stress da caldo nel coniglio da carne

Lo scopo di questa linea di ricerca è quello di verificare l’entità dell’effetto dello stress da caldo sulle prestazioni produttive, sulle rese di macellazione e sulle caratteristiche qualitative della carne di coniglio. L’adozione di strategie gestionali ed alimentari può infatti essere determinante nell’alleviare gli effetti negativi dello stress da caldo sul benessere e sulle produzioni animali considerate.

Selezione divergente per il contenuto totale di grasso corporeo nel coniglio da carne: evoluzione delle prestazioni produttive, delle caratteristiche della carcassa e qualità della carne

L’obiettivo della ricerca è creare linee genetiche di conigli contraddistinte da opposti ed estremi contenuti di grasso corporeo, con profili acidici differenziati.
Al termine delle indagini, che si sviluppano su durata pluriennale, le diverse linee genetiche potranno essere impiegate con finalità diverse: sarà infatti possibile assegnare ad ogni linea genetica (derivata dalla selezione divergente), una finalità produttiva. Alcuni esempi di finalità potrebbero essere l’ottimizzazione gestionale della riproduzione cunicola, creare una filiera del coniglio da carne per l’alimentazione infantile, ed una per l’alimentazione in età senile.